Usa, giudice in caso “Fortnite” rimuove restrizioni di pagamento in-app di Apple Da Reuters

da Redazione



© Reuters. La figura di Lady Justice stampata in 3D di fronte ai loghi Apple ed Epic Games, il 17 febbraio 2021. REUTERS/Dado Ruvic

(Reuters) – Un giudice degli Stati Uniti ha emesso una sentenza nella causa antitrust del creatore di “Fortnite” Epic Games contro l’App Store di Apple (NASDAQ:) nella quale ha eliminato alcune delle restrizioni della società di Cupertino sul modo in cui gli sviluppatori possono riscuotere i pagamenti nelle app.

Secondo la sentenza, Apple non può impedire agli sviluppatori di fornire pulsanti o link nelle loro app che indirizzano i clienti ad altri metodi di pagamento al di fuori del sistema di acquisto in-app di Apple, che addebita ai developer commissioni fino al 30%.

La sentenza ha anche affermato che Apple non può vietare loro di comunicare con i clienti tramite le informazioni di contatto che gli sviluppatori hanno ottenuto quando i clienti si sono registrati nella app.

La sentenza arriva dopo un processo di tre settimane a maggio presentato davanti al giudice Yvonne Gonzalez Rogers della Corte distrettuale degli Stati Uniti per il distretto settentrionale della California.

Le azioni Apple sono in ribasso circa del 2,5% sulla scia della notizia.

La decisione annulla una parte fondamentale delle regole dell’App Store di Apple, che vietano agli sviluppatori di comunicare agli utenti altri luoghi in cui possono pagare direttamente lo sviluppatore anziché utilizzare i meccanismi di pagamento di Apple.

Gonzalez Rogers ha emesso un ordine nazionale che consente ai developer di inserire nelle loro app “pulsanti, collegamenti esterni o altri inviti all’azione che indirizzano i clienti ai meccanismi di acquisto”.

Tuttavia, Gonzalez Rogers non ha concesso a Epic alcune delle sue richieste, come costringere Apple a consentire l’utilizzo dall’iPhone di app store di terze parti.

Il giudice ha stabilito che Epic non è riuscito a dimostrare che Apple detiene un monopolio illegale, ma ha mostrato che il gigante tecnologico è impegnato in una “condotta anticoncorrenziale” secondo le leggi della California.

Il giudice ha emesso un’ingiunzione a livello nazionale che blocca le “disposizioni anti-steering” di Apple, regole che impediscono alle società che sviluppano app di indirizzare gli utenti al di fuori dell’ecosistema Apple.

Il giudice ha affermato che queste regole “nascondono informazioni critiche ai consumatori e limitano illegalmente la scelta dei consumatori”.

(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)

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