Tim, terzo profit warning consecutivo. Pesa l’accordo con Dazn Da Investing.com

da Redazione



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Di Alessandro Albano 

Investing.com – Telecom Italia (MI:) scivola a Piazza Affari dopo aver emesso il terzo profit warning di fila nella tarda serata di mercoledì che mette in risalto le ombre dell’ultima gestione Gubitosi. 

L’ex monopolista di Stato prevede ora un Ebitda organico della divisione Unit Domestic in diminuzione (“low teens decrease”) verso l’anno 2020, con “un peggioramento rispetto alla precedente previsione comunicata ad ottobre (“high single-digit decrease”)”.

Il calo, spiega la società nella nota diffusa, è imputabile “principalmente a minori ricavi della telefonia fissa, in parte connessi all’andamento dell’accordo con DAZN per la distribuzione della Serie A TIM”, ed “eventuali accantonamenti non ricorrenti” saranno determinati sulla base “degli esiti della rinegoziazione in corso dell’accordo con DAZN” e saranno valutati “in sede di bilancio 2021”.

L’andamento dei ricavi organici è confermato in calo (“low single-digit”), mentre l’indebitamento finanziario netto consolidato rettificato AL è atteso a circa 17,6 miliardi di euro “dopo il pagamento di licenze per 435 milioni di euro, di cui 140 milioni di euro a seguito dell’aggiudicazione delle frequenze 5G in Brasile”. L’unica nota positiva arriva proprio dal mercato brasiliano, previsto ad una crescita di “mid single-digit”, e che potrebbe portare il margine operativo lordo organico di TIM oltre i 5,4 miliardi.

Kkr aspetta

Il fondo di private equity americano, come spiegato a Consob in una nota ad inizio settimana, aspetterà l’esito del cda di domani 17 dicembre per valutare le prossime mosse sull’Opa “amichevole” confermando il prezzo di 0,505 per azione. 

In attesa dell’esito di domani, Kohlberg Kravis Roberts & Co ha poi precisato di non aver fissato una scadenza per avviare la due diligence, specificando di “restare in attesa delle determinazioni di Tim”.

Il board, si legge nel comunicato di TIM sul profit warning, discuterà del piano 2022-2024 “unitamente ai risultati del bilancio 2021 e alla guidance relativa al triennio 2022/24”, che terrà conto “dell’atteso consolidamento degli asset di telefonia mobile di Oi in Brasile e delle azioni di riorganizzazione aziendale necessarie ad affrontare un contesto competitivo che rimane sfidante”.

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