
© Reuters. La bandiera russa sopra alla sede centrale della Banca centrale russa a Mosca. REUTERS/Maxim Shemetov
(Reuters) – La banca centrale russa ha dichiarato che non renderà più noti i nomi delle banche collegate al sistema alternativo alla rete di pagamenti Swift, mentre Mosca sta cercando di far fronte alle sanzioni occidentali.
Diverse banche russe sono state escluse da Swift dopo l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio scorso, nell’ambito delle più ampie sanzioni occidentali progettate per isolare Mosca dai mercati globali.
Le banche russe coinvolte potrebbero passare a un sistema di messaggistica sviluppato dalla banca centrale russa, il Sistema di trasferimento dei messaggi finanziari (Spfs). L’anno scorso, la banca centrale avrebbe detto che il traffico interbancario nazionale potrebbe essere facilmente trasferito su questa piattaforma.
“Nelle condizioni attuali abbiamo preso la decisione di non rivelare la lista delle organizzazioni collegate a Spfs. Tuttavia, questa lista è disponibile per gli utenti del sistema”, ha detto la banca centrale a Reuters in un commento via e-mail.
La maggior parte delle banche russe, insieme a 52 organizzazioni straniere di 12 paesi, hanno avuto accesso a Spfs, ha detto ieri la governatrice della banca centrale russa Elvira Nabiullina.
(Tradotto da Alice Schillaci, editing Gianluca Semeraro)