
© Reuters. Mercati condizionati da troppe paure, ma Buffet è tornato a comprare
Lo shopping miliardario ‘mirato’ su assicurazioni e energia con puntata su Activision non vuol dire che la buriana sia passata, e lo stesso Buffett definisce questo mercato ‘una sala scommesse’
Fino a qualche settimana fa il muro delle paure era fatto più di titoli dei media che di movimenti di mercato, ma ad aprile i timori si sono fatti sempre più concreti ed hanno scosso i nervi degli investitori, che hanno spinto al ribasso praticamente tutte le asset class, a partire dalle azioni, ma senza risparmiare i bond, mentre beni rifugio più o meno tradizionali, da oro a bitcoin, non hanno dato segni di vita, lasciando brillare in solitudine solo il dollaro americano. I fattori che agitano il mercato sono soprattutto l’inflazione che continua a correre, la crisi degli approvvigionamenti soprattutto energetici che la spinge al rialzo, e la guerra in Ucraina che alimenta entrambi i fattori negativi e che sembra destinata a diventare una costante, con effetti destinati a durare. Il punto interrogativo che forse angoscia più di tutti è rappresentato dalle banche centrali, a cominciare da Fed e Bce, un cui errore può trasformare in pesante recessione quello che per ora è un rallentamento con possibile frenata ‘tecnica’ in Europa.
LA TENTAZIONE DI INSEGUIRE I MINIMI
La settimana scorsa, principale vittima delle vendite è stato il , che dal territorio correzione è andato a fare una puntata in quello dell’Orso, come si vede nel grafico di FactSet qui sotto, forse perché c’è ancora del capital gain da togliere dal tavolo dopo la corsa post pandemia dei tecnologici…
** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge