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Di Alessandro Albano
Investing.com – Reazione positiva quella di Wall Street al dato sull’inflazione statunitense, dopo che ad inizio settimana il ha toccato il -10% dai massimi storici di novembre dopo il -2% nella sola seduta di lunedì scivolando in territorio di correzione.
Al momento, , e sono in rialzo tra lo 0,5% e lo 0,6% dopo un’inflazione in linea con le stime di mercato, con T-bond a 10 anni è in calo dell’1,4% ad un rendimento dell’1,722%, ed in rialzo dello 0,4% a 1,1408.
Secondo il Bureau Labor of Statistics, l’indice dei prezzi al consumo è aumentato ad un tasso annuale del 7,0% nel mese di dicembre (come da attese di mercato), registrando l’accelerazione più veloce dal giugno 1982, rispetto al +6,8% del mese precedente, e aumentando la probabilità di un aumento dei tassi Fed nella prossima riunione di marzo.
Tuttavia, secondo David Kelly, chief global strategist di JPMorgan, “il primo trimestre dovrebbe vedere il picco dell’inflazione, con prezzi energetici più bassi e un calo dell’inflazione alimentare e automobilistica, consentendo un aumento più lento dei prezzi per il resto dell’anno”.
Invece, per Ryan Sweet, economista senior presso Moody’s Analytics, “la lunga lista di ragioni per cui la Fed dovrebbe iniziare a rimuovere l’accomodamento monetaria è in crescita”. “L’inflazione dovrebbe decelerare rapidamente per alleviare la pressione sulla Fed e questo è altamente improbabile”, ha affermato l’esperto.
In una nota, gli analisti di Oanda hanno scritto che Jerome Powell ha messo a segno “una performance decente ma il sentiment è chiaramente molto fragile e potrebbe non volerci molto per far cadere di nuovo gli investitori”.
“Tre rialzi dei tassi sono ora fortemente prezzati sui mercati quest’anno, con una riduzione del bilancio forse a partire dal terzo trimestre, e anche se gli investitori potrebbero averlo già messo in conto, la situazione è estremamente fluida”, hanno precisato.
Secondo i futures CME sui Fed funds, l’intervallo dei fondi federali potrebbe attestarsi tra i 100 e i 125 punti base a fine 2022, target confermati anche nelle nuove previsioni di Goldman Sachs (NYSE:) (NYSE:GS) ad inizio di questa settimana, con primo aumento prezzato al 75% di possibilità nell meeting del prossimo 16 marzo.
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