Eni promette più gas a Europa per ridurre dipendenza da Russia Da Reuters

da Redazione



© Reuters. Il logo Eni presso una stazione di servizio a Roma. REUTERS/Alessandro Bianchi

MILANO (Reuters) – Eni (MI:) è in grado di fornire risorse addizionali di gas per contribuire a ridurre la dipendenza dalla Russia e al contempo intende accelerare i propri obiettivi di decarbonizzazione.

E’ quanto ha detto il gruppo nel suo piano strategico 2022-2025 presentato oggi e che prevede investimenti di circa 7 miliardi di euro in media all’anno, con una generazione di cassa operativa di circa 55 miliardi nell’arco del piano a sostegno di un miglioramento della politica di remunerazione agli azionisti.

“La nostra risposta immediata alla crisi attuale è stata quella di ricorrere alle nostre alleanze consolidate con i Paesi produttori per reperire fonti sostitutive di energia da destinare alle necessità europee”, ha detto l’AD Claudio Descalzi in un comunicato.

Eni, ha aggiunto, potrà fornire oltre 14 Tfc (trillion cubic feet) di risorse addizionali di gas nel breve e medio termine su un portafoglio globale di riserve e risorse attualmente pari a 50 Tfc.

Con i progetti gas, come quelli in Congo, Angola, Egitto, Indonesia, Nigeria e Mozambico, posizionati per rifornire mercati chiave il gruppo si aspetta che si possano raggiungere oltre 15 milioni di tonnellate per anno di volumi contrattualizzati entro la fine del piano.

Sotto il profilo della remunerazione agli azionisti Eni ha annunciato un aumento del dividendo e un piano di buyback da 1,1 miliardi di euro.

In particolare, il dividendo complessivo annuale salirà a 0,88 euro per azione da 0,86 euro, sulla base del prezzo di riferimento del tra 80 e 90 dollari al barile.

Per quanto riguarda invece il piano di buyback Eni ha specificato che aggiornerà la propria valutazione sullo scenario a luglio e ottobre e che con un prezzo del Brent a oltre 90 dollari aumenterà gli acquisti di azioni proprie per un ammontare pari al 30% del free cash flow incrementale associato.

In tema di percorso verso le zero emissioni Eni ha fissato target più aggressivi rispetto a quelli precedentemente annunciati puntando adesso ad una riduzione del 35% entro il 2030 e dell’80% entro il 2040 rispetto al 2018.

(Steve Jewkes, Andrea Mandalà, editing Sabina Suzzi)

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