
© Reuters. Il logo Credit Suisse a Zurigo, Svizzera. REUTERS/Arnd WIegmann
ZURIGO (Reuters) – Credit Suisse punta a un utile quest’anno e intende lavorare in autonomia sui propri numerosi punti di forza che fanno gola ai rivali, ha dichiarato l’amministratore delegato Thomas Gottstein al quotidiano svizzero Finanz und Wirtschaft in un’intervista pubblicata oggi.
Reduce da una sfilza di scandali e una perdita trimestrale di 2,2 miliardi di dollari, la seconda banca svizzera ha avvertito che costi di ristrutturazione e compensazione peseranno ancora sul 2022.
Gottstein si è detto tuttavia convinto che la scelta di concentrarsi ancora di più sulla gestione patrimoniale darà i suoi frutti nel lungo periodo.
Rispondendo alle voci di mercato secondo cui il crollo del prezzo delle azioni espone la banca a un’acquisizione, Gottstein ha detto di ritenere che il gruppo sia significativamente sottovalutato.
Nella girandola di nomi sulle rivali potenzialmente interessate al gruppo elvetico sul mercato ci sono anche le italiane UniCredit (MI:) e Intesa Sanpaolo (MI:).
“Che questo inneschi fantasie di un takeover non è nuovo né sorprendente. La banca è così sottovalutata che avremmo dovuto avere un’offerta sul tavolo da tempo”.
“Prima di tutto, acquisire una banca che ha rilevanza sistemica non è facile. E per di più Credit Suisse, con i suoi 165 anni di storia, ha molti punti di forza che risvegliano l’interesse dei rivali. Ma vogliamo giocarci quei punti di forza da soli, sul piano interno e quello internazionale”, ha aggiunto.
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