
© Reuters. Codici informatici su uno schermo sopra una bandiera cinese, il 12 luglio 2017. REUTERS / Thomas White
SHANGHAI (Reuters) – Il governo cinese ha intenzione di rafforzare il suo controllo sul settore tecnologico e ha annunciato i dettagli delle nuove norme volte a contrastare la concorrenza sleale e la gestione dei dati sensibili da parte delle aziende.
Negli ultimi mesi, Pechino ha stretto la sua morsa sulle piattaforme Internet, citando il rischio di abuso del potere di mercato per soffocare la concorrenza, l’uso improprio delle informazioni dei consumatori e la violazione dei diritti dei consumatori, in un’inversione di marcia dopo anni caratterizzati da un approccio più permissivo in materia.
Nel quadro di una politica sempre più restrittiva, sono state imposte pesanti sanzioni a società tra cui il gigante dell’e-commerce Alibaba Group e la società di social media Tencent Holdings, e il governo aveva promesso nuove leggi sull’innovazione tecnologica e sui monopoli.
Oggi, l’organo di Amministrazione statale della regolamentazione del mercato (Samr) ha pubblicato una serie di bozze di legge che vietano la concorrenza sleale e limitano l’uso dei dati degli utenti.
NO AL DIROTTAMENTO DEL TRAFFICO
Gli operatori Internet “non devono attuare o assistere nell’attuazione della concorrenza sleale su Internet, turbare la concorrenza di mercato, né influenzare le transazioni eque nel mercato”, si legge nella bozza redatta dalla Samr, che è aperta al feedback pubblico prima della scadenza del 15 settembre.
Nello specifico, ha affermato il regolatore, gli operatori del settore non dovrebbero utilizzare dati o algoritmi per dirottare il traffico o influenzare le scelte degli utenti. Inoltre, non possono utilizzare risorse tecniche per acquisire o utilizzare illegalmente i dati di altri operatori commerciali.
Alle aziende sarà vietato, poi, di fabbricare o diffondere informazioni fuorvianti per danneggiare la reputazione dei concorrenti e dovranno interrompere pratiche di marketing come recensioni e coupon falsi o “buste rosse” – incentivi in denaro – utilizzati per ottenere valutazioni positive.
Poco dopo la pubblicazione della bozza, il governo cinese ha annunciato che dall’1 settembre avrebbe implementato anche nuove norme sulla protezione di importanti infrastrutture informatiche.
Il Consiglio di Stato ha detto che ogni acquisto di prodotti e servizi Internet da parte degli operatori che potrebbe riguardare la sicurezza nazionale dovrebbe essere sottoposto a un controllo di sicurezza.
Il governo cinese, inoltre, ha acquisito delle quote di proprietà nei giganti dei social media nazionali ByteDance e Weibo, secondo quanto riportato da Reuters citando documenti aziendali.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Stefano Bernabei)
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