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MILANO (Reuters) – Cattolica Assicurazioni chiude i primi nove mesi dell’anno con un utile netto di gruppo di 116 milioni, in forte rialzo dai 42 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso, sostenuto dalla crescita della raccolta premi, in particolare nel Vita, e dalla buona profittabilità nei Danni.
Lo annuncia in una nota la compagnia veronese che, a partire dal 5 novembre scorso, ha come azionista di controllo Generali (MI:) con l’84,475% del capitale dopo l’Opa.
La raccolta premi complessiva è salita del 16,5% a 3,7 miliardi con una crescita del 29,5% nel business Vita grazie alla ripresa della produzione, e un progresso del 2% dei Danni grazie al Non Auto.
Il combined ratio si attesta all’89,7% in ribasso di 0,3 punti percentuali rispetto ai nove mesi del 2020, quando peraltro il dato sulla profittabilità nei Danni aveva beneficiato di un forte calo della frequenza sinistri a seguito del lockdown molto rigido.
L’utile sconta 69 milioni di svalutazioni, di cui 51 mln legate alla svalutazione del goodwill delle società in joint venture con il gruppo Banco Bpm (MI:).
L’utile adjusted sale a 175 mln dai 116 mln e comprende la plusvalenza relativa alla cessione di Lombarda Vita (104 milioni) realizzata lo scorso aprile.
L’indice Solvency II del gruppo a fine settembre è pari a 193%.
Alla luce dei risultati Cattolica conferma la guidance di un risultato operativo per il 2021 compreso tra 265 e 290 milioni di euro.
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(Andrea Mandalà, in redazione a Milano Gianluca Semeraro)
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