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ROMA (Reuters) – La Camera dei deputati ha approvato in via definitiva la legge di bilancio per il 2022 da 32 miliardi che taglia le tasse e fissa il deficit/Pil al 5,6%, in calo rispetto al 9,4% del 2021, grazie a un rimbalzo stimato della crescita economica.
La posta principale è dedicata alla riduzione delle imposte sul reddito e sulle imprese per circa 7,5 miliardi di euro, con un taglio delle aliquote Irpef a quattro dalle cinque attuali.
La manovra prevede poi lo stanziamento di quasi 4 miliardi di euro per alleggerire le bollette a famiglie e imprese gravate dal rincaro globale dei costi dell’energia.
Vengono estesi i ‘bonus’ per l’acquisto di mobili e per l’efficientamento energetico delle abitazioni, e viene garantito per tutto il 2022 il cosiddetto ‘superbonus’ sulle case unifamiliari cancellando i precedenti riferimenti a tetti Isee.
Con l’obiettivo di stimolare le unioni nel frammentato settore bancario del Paese, la manovra estende gli attuali incentivi alle fusioni aziendali di sei mesi fino alla metà del 2022, ma introduce anche un tetto di 500 milioni di euro per i beneficiari.
Sale dal 3% al 5% il tetto delle quote di partecipazione al capitale della Banca d’Italia. Per le quote in eccesso non spetta diritto di voto né ogni altro diritto economico e patrimoniale.
La crescita del Pil è stimata al 4,7% nel 2022, in flessione rispetto all’obiettivo ufficiale del 6,0% di quest’anno.
Grazie ai finanziamenti del Recovery Fund dell’Unione europea per far fronte alla pandemia, l’anno prossimo la crescita del Pil dovrebbe tornare ai livelli pre-Covid, dopo la contrazione record dell’8,9% registrata nel 2020 a causa dei lunghi lockdown.
Tuttavia, le prospettive potrebbero essere offuscate dal recente aumento delle infezioni legate alla nuova variante Omicron, mentre le ambizioni di contenere il massiccio debito pubblico potrebbero essere minacciate da una riduzione dei programmi di acquisto di bond da parte della Bce.
Il debito pubblico italiano, il più alto della zona euro dopo quello della Grecia, è visto scendere al 149,4% del Pil l’anno prossimo dal 153,5% del 2021.
(Tradotto da Alice Schillaci in redazione a Danzica, in redazione a Roma Francesca Piscioneri, alice.schillaci@thomsonreuters.com, +48587696614)
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