Borsa Usa, S&P 500 e Dow Jones penalizzati da greggio, pesano timori virus Da Reuters

da Redazione



© Reuters. Un cartello stradale a Wall Street fuori dalla Borsa di New York a New York City, New York, USA, 28 giugno 2021. REUTERS/Andrew Kelly

(Reuters) – L’ e il ritracciano dai massimi storici, con il settore energetico e altri comparti sensibili alla crescita economica penalizzati dai timori per l’aumento di casi di Covid-19.

Intorno alle 16,30 italiane, il Dow Jones cede 140,41 punti, o lo 0,40%, a 35.066,32, l’S&P 500 perde 9,81 punti, o lo 0,22%, a 4.426,88, mentre il guadagna 4,53 punti, o lo 0,03%, a 14.841,62.

Il settore energetico, in calo dello 0,7%, è particolarmente colpito dalle vendite, sulla scia della flessione dei prezzi del a causa dell’aumento dei contagi da coronavirus, in particolare in Cina, che alimentano i timori di nuove restrizioni di cui potrebbe risentire la domanda petrolifera.

In territorio negativo quasi tutti i principali settori S&P, ad eccezione dei comparti percepiti come difensivi quali i beni di consumo di base e l’healthcare.

Sotto pressione anche il settore minerario, appesantito dal forte calo dei prezzi di e oro sui timori per la domanda cinese. Freeport-McMoran cede circa l’1,7%.

Le infezioni di Covid-19 negli Stati Uniti sono aumentate ieri di almeno 22.783 unità a 35,94 milioni di casi totali, secondo calcoli Reuters.

“La trepidazione prevalente proviene ancora dalla variante Delta e il mercato è un po’ cauto nonostante i forti dati sull’occupazione”, ha commentato Thomas Hayes di Great Hill Capital a New York.

Dal meeting di Jackson Hole, a fine mese, sono attese indicazioni sul potenziale piano della Federal Reserve di ridurre il programma di stimolo, sulla scia dell’aumento dell’inflazione e della forza del mercato del lavoro.

Occhi puntati anche sul piano bipartisan da 1.000 miliardi di dollari per le infrastrutture Usa, con una possibile votazione domani, dopo che i dettagli della proposta di legge hanno trovato sostegno in Senato durante il weekend.

Sanderson Farms guadagna il 7,5% dopo aver dato il via libera ad essere rilevato da Cargill e Continental Grain per 4,53 miliardi di dollari, in un momento in cui i prezzi della carne sono balzati a causa di una forte domanda.

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