© Reuters. Un cartello stradale di Wall Street a New York. REUTERS/Carlo Allegri
(Reuters) – I titoli statunitensi perdono terreno, con l’impennata dei prezzi del petrolio e i commenti aggressivi di un funzionario della Federal Reserve che hanno spaventato gli investitori, mentre gli occhi sono puntati sui colloqui di oggi tra il presidente Joe Biden e quello della Fed Jerome Powell.
Alle 12:28, il Jones è in ribasso dello 0,58% a 33.020,23, l’ perde lo 0,56 %a 4.134,85 e il cede lo 0,43%a 12.079,503.
Il settore energetico sovraperforma con un guadagno dell’1,1% dopo che il ha superato i 120 dollari al barile sulla scia dell’accordo dell’Unione europea sul divieto parziale di esportazioni di petrolio russo.
Il governatore della Fed Christopher Waller ha detto ieri che la banca centrale statunitense dovrebbe essere pronta ad aumentare i tassi di mezzo punto percentuale ad ogni riunione da ora in poi fino a quando l’inflazione non sarà frenata.
I commenti di Waller hanno innescato un’ondata di vendite sui mercati obbligazionari, con i rendimenti dei Treasury decennali al massimo di una settimana, poiché i trader hanno ridimensionato le aspettative secondo cui la Fed potrebbe fermarsi a riprendere fiato dopo i rialzi di giugno e luglio.
Tra i titoli, le azioni quotate negli Stati Uniti di YAMANA GOLD balzano dell’8,2% dopo che la società mineraria sudafricana GOLD FIELDS ha annunciato l’acquisto della rivale canadese in un accordo all-share da 6,7 miliardi di dollari.
(Tradotto da Alice Schillaci, editing Francesca Piscioneri)
