Borsa Milano debole su realizzi, a novembre Ftse Mib +24%, giù UniCredit, bene Mps Da Reuters

da Redazione



© Reuters. L’ingresso principale della Borsa di Milano

MILANO, 30 novembre (Reuters) – Piazza Affari si muove in lieve calo su prese di profitto, nell’ultimo giorno di un mese che ha visto l’indice delle blue chip balzare del 24% circa sulla speranza dei vaccini anti Covid e l’elezioni di Joe Biden alle presidenziali Usa.

Anche a livello globale i mercati sembrano volersi prendere una pausa. Oggi a Wall Street il ha aperto in calo, mentre il ha toccato un nuovo record storico in avvio.

Tra i titoli in evidenza:

Banche sotto pressione oggi con in testa Unicredit (MI:), la peggiore con una flessione del 3,7%. Ieri si sono tenuti colloqui informali tra i consiglieri di UniCredit sulla governance, secondo una fonte vicina alla situazione, mentre montano dubbi sul futuro del Ceo Jean Pierre Mustier. Balza invece del 3,8% Mps (MI:) sulle aspettative che un’eventuale uscita di scena di Mustier possa spianare la strada a un’acquisizione da parte di UniCredit.

Fra le altre, Bper (MI:) cede l’1,3%, mentre Creval (MI:) perde l’1,1 a 11,20 euro, ben sopra il prezzo dell’Opa annunciata da Credit Agricole (PA:) a 10,5 euro. Il numero uno di Credit Agricole Italia Giampiero Maioli in un’intervista a L’Economia del Corriere definisce l’offerta sulla banca italiana “giusta” e aggiunge di non vedere motivi per cambiarla.

Ripiegano anche oggi i titoli del settore oil dopo che il prezzo del è sceso nuovamente sotto quota 48 dollari al barile. La peggiore è sempre Saipem (MI:) in flessione dell’1,1%, Eni (MI:) cede lo 0,76%, mentre Maire Tecnimont balza dell’1,25% dopo l’annuncio che sono stati aggiunti 500 milioni al progetto Amur Gas Processing Plant. “Notizia positiva per il titolo perché consente a Tecnimont di aumentare gli ordini con l’obiettivo di riprendersi dall’impatto del Covid 19 sullo sviluppo dei progetti”, osserva Banca Imi nel daily.

Per contro in gran spolvero Pirelli (MI:) in crescita del 3,5%. Banca Imi ha promosso il titolo da “add” a “buy” con un prezzo obiettivo a 5,4 euro. Il broker scrive che a seguito dell’annuncio dei vaccini “siamo fiduciosi sulle attese per il 2021 di una produzione globale di auto in crescita del 13% e di un migliore trend per il gruppo il prossimo anno”. Sugli scudi anche Prysmian (MI:) (+2,8%).

Sale dell’1% Banca Generali (MI:) che dovrebbe uscire dal Ftse Mib per lasciare spazio a IMA in occasione della revisione trimestrale dell’indice, come indicato da due fonti a Reuters. “Su Banca Generali c’è un effetto positivo perché, pur uscendo dall’indice delle blue chip, diventa il titolo principale delle mid cap e dal punto di vista dell’impatto sui prezzi in genere ne benificia a livello di flussi”, osserva un broker.

Fra i titoli del calcio, pesante AS Roma (-3,3%) dopo la netta sconfitta contro il Napoli ieri. Male anche la Lazio (MI:) (-1,5%) anche lei battuta in casa dall’Udinese.

(Giancarlo Navach, in redazione a Milano Sabina Suzzi)

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