Belgio ordina chiusura stabilimento Ferrero dopo conferma legame con casi salmonella Da Reuters

da Redazione



© Reuters. Kinder chocolate eggs are seen on display in a supermarket in Islamabad, Pakistan July 18, 2017. REUTERS/Caren Firouz/File Photo

(Reuters) -Le autorità sanitarie del Belgio hanno ordinato al gruppo dolciario Ferrero di sospendere la produzione nello stabilimento di Arlon, a seguito di un’indagine relativa a decine di casi di salmonella potenzialmente collegati ai cioccolatini dell’azienda.

Ferrero, che ha ritirato dagli scaffali diversi lotti di uova di cioccolato Kinder Sorpresa e altri prodotti in Spagna, Gran Bretagna, Irlanda e Stati Uniti, ha detto che sono stati richiamati altri prodotti realizzati nello stabilimento belga.

L’azienda non ha collegato esplicitamente il richiamo ai casi di salmonella.

L’agenzia belga per la sicurezza alimentare Afsca-Favv ha però detto che è stato confermato un legame tra gli oltre cento casi di salmonella che si registrano da diverse settimane e la produzione di Ferrero nel sud del Belgio.

Mercoledì l’agenzia sanitaria europea aveva detto che stava indagando su decine di casi sospetti di salmonella legati al consumo di cioccolato in almeno nove Paesi, in special modo tra i bambini sotto i 10 anni. 

Lo stabilimento di Arlon produce circa il 7% del volume totale dei prodotti Kinder in tutto il mondo, ha detto Ferrero.

L’agenzia belga ha affermato che la decisione di sospendere la produzione è stata presa dopo aver concluso che le informazioni fornite dalla Ferrero erano incomplete. La revoca della sospensione avverrà solo quando l’impianto avrà dimostrato di rispettare tutte le norme relative alla sicurezza alimentare.

L’agenzia ha invitato i consumatori a non mangiare nessuno dei prodotti richiamati, che includono Kinder Sorpresa, Kinder Sorpresa Maxi, Kinder Mini Eggs e Kinder Schokobons.

L’azienda ha detto che ci sono state inefficienze interne, che hanno causato ritardi nel recuperare e condividere le informazioni in modo tempestivo.

Ferrero aveva precedentemente descritto i richiami come precauzionali e che nessun prodotto Kinder messo sul mercato era risultato positivo alla salmonella.

(Tradotto da Alice Schillaci e Michela Piersimoni, editing Claudia Cristoferi)



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