
© Reuters. Due bandiere dell’Unione europea a Bruxelles. REUTERS/Yves Herman
BRUXELLES (Reuters) – La Banca europea per gli investimenti (Bei) e la Commissione europea hanno raggiunto un nuovo accordo da 26,7 miliardi di euro, che dovrebbe permettere di aumentare la spesa per Ucraina e altri Paesi esterni al blocco che si ritiene siano a rischio a causa della minaccia russa.
L’accordo sulle garanzie a carico del bilancio della Ue coprirebbe il rischio legato ai finanziamenti della Bei e permetterebbe alla banca di sviluppo di finanziare progetti a sostegno della politica dell’Unione in quelli che ha descritto come ambienti a “più alto rischio”.
La Bei ha effettuato credito per quasi 6 miliardi di euro in Ucraina dall’annessione della Crimea da parte della Russia nel 2014 e ha detto che il nuovo assetto le permetterebbe di costruire o ricostruire ferrovie, strade, scuole, ospedali e impianti idrici e sanitari.
Secondo l’istituto i Paesi coperti dal piano possono richiedere prestiti con periodi di rimborso più lunghi, bassi tassi di interesse e “periodi di tolleranza”, in cui i pagamenti potranno essere sospesi, se necessario.
Circa due terzi del denaro è stato destinato ai Balcani occidentali e alle regioni del “vicinato meridionale e orientale”, che comprendono l’Ucraina ma anche una serie di altri Paesi che sono considerati a rischio per possibili iniziative da parte della Russia.
“Le operazioni di finanziamento intraprese dalla Bei grazie alle garanzie della Ue risponderanno alle politiche del blocco e alle priorità politiche specifiche della cooperazione della Ue con i Paesi partner”, ha detto la banca.
La mossa sarà anche il più grande accordo di garanzia di un piano lanciato lo scorso anno e chiamato Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile Plus (Efsd+), concepito per finanziare progetti ambientali e contribuire a ridurre la povertà in Paesi più remoti come l’Africa.
(Tradotto da Michela Piersimoni, editing Stefano Bernabei)