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di Giuseppe Fonte e Valentina Za e Gavin Jones
ROMA (Reuters) – Il ministero dell’Economia vuole estendere oltre la scadenza di metà 2022 le garanzie statali sulle cartolarizzazioni di sofferenze bancarie note come Gacs, e prevede di intavolare presto negoziati con le autorità europee, secondo tre fonti vicine al dossier.
Contemporaneamente, il Tesoro sta negoziando con Eurostat per evitare che le passività assistite da Gacs vadano ad appesantire il già alto debito pubblico italiano, proiettato al 153,5% del Pil nel 2021.
Introdotte per la prima volta nel 2016 a seguito di un negoziato con la Commissione europea, chiamata a valutarne la compatibilità con la disciplina europea sugli aiuti di stato, le Gacs si sono rivelate un successo tanto che la Grecia ne ha replicato la struttura in un programma denominato Hercules.
Banca Ifis ha stimato che a fine 2021 le Gacs avranno consentito agli istituti italiani di deconsolidare complessivamente circa 94 miliardi di euro in sofferenze.
Il programma è stato esteso nel mese di maggio 2019 per due anni, con l’opzione di ulteriori 12 mesi dietro accordo con Bruxelles, raggiunto la scorsa estate e per effetto del quale le Gacs saranno disponibili fino al 14 giugno 2022.
Roma punta ora a rinegoziare l’intesa del 2019 con l’obiettivo, dice in particolare una delle fonti, di ottenere una ulteriore proroga lunga anni.
Prima però il Tesoro deve chiudere il confronto con Eurostat, che ha messo nel mirino sia le Gacs sia il programma Hercules greco.
A seguito di un vertice svoltosi la scorsa settimana, le autorità italiane ritengono di essere vicine a disinnescare il rischio che le Gacs siano iscritte a bilancio, spiegano due delle fonti.
(In redazione a Roma Stefano Bernabei)
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