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ROMA (Reuters) – Si conferma in aprile la dinamica positiva degli impieghi e della raccolta delle banche italiane nel raffronto con lo stesso mese del 2020, quando sono entrate in vigore le prime misure di sostegno alla liquidità per imprese e famiglie colpite dalle misure di contenimento della pandemia.
Secondo i dati del rapporto Abi, lo scorso mese i prestiti a imprese e famiglie sono aumentati del 4,2% rispetto a un anno fa. Il dato disaggregato, relativo a marzo, conferma la migliore dinamica degli impieghi alle imprese, cresciuti del 5,7% su base annua, mentre i prestiti alle famiglie sono saliti del 3,2%.
Anche i tassi di interesse praticati dagli istituti restano in aprile su livelli storicamente bassi, con il tasso medio sui prestiti al 2,22% che rappresenta un nuovo minimo. In calo sono sia i tassi per le nuove operazioni di finanziamento alle imprese, a 1,18% (da 1,26% di marzo), sia quelli per le nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni all’1,34% (da 1,36% a marzo).
Si conferma poi la dinamica positiva della raccolta nel mese di aprile, grazie a un andamento dei depositi in incremento dell’8,4% su un anno prima che più che compensa il calo della raccolta da obbligazioni, diminuita del 7,4%. Il saldo delle due componenti porta quindi l’incremento complessivo della raccolta di aprile al 6,4% sullo stesso mese dell’anno prima.
Tornano sotto 20 miliardi le sofferenze nette nel mese di marzo, con un rapporto rispetto agli impieghi all’1,15%.
(Stefano Bernabei, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)
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