AMC in calo nonostante nuovi fondi, è già finito lo squeeze? Da Investing.com

Di Alessandro Albano 

Investing.com – AMC Entertainment (NYSE:) si appresta ad un’altra sessione in territorio negativo, dopo il -18% registrato alla vigilia. Al momento, negli scambi pre-mercato di venerdì, il titolo sta perdendo il 7,9% a $47,28 dai $62 toccati mercoledì. Il capitale scoperto della società resta a circa il 18% del flottante. 

Il sell-off sulla meme-stock è iniziato dopo che la stessa società ha avvertito gli investitori in un file depositato alla SEC, affermando che “gli attuali prezzi di mercato riflettono le dinamiche di mercato e di trading non correlate alla nostra attività sottostante, o ai fondamentali macro o del settore, e non sappiamo quanto dureranno queste dinamiche”.

“Date le circostanze – ha evidenziato la stessa società – ti mettiamo in guardia dall’investire nelle nostre azioni ordinarie Classe A, a meno che tu non sia disposto a correre il rischio di perdere tutto o una parte sostanziale del tuo investimento”.

Inoltre, nello stesso documento depositato all’authority finanziaria, la catena dei teatri ha comunicato l’intenzione di vendere 11,5 milioni di azioni proprie. Operazione eseguita nella giornata di ieri, e che ha permesso al gruppo di ottenere nuova liquidità per $587,4 milioni.

I fondi totali raccolti dalla società, attraverso l’emissione e la vendita di nuove azioni, ammonta a circa $1,24 miliardi. Un operazione non nuova per AMC, eseguita tre volte in meno di un mese e ad un prezzo diverso ad ogni transazione. Inoltre, secondo un altro deposito preliminare presentato giovedì, la società ha fatto richiesta per  vendere ulteiori 25 milioni di azioni nel 2022.

Le operazioni sono dovute alla necessità della società di coprire un buco in bilancio che ammonta a 5,4 miliardi a marzo 2021, anche se il 2800% raccolto sui mercati da inizio anno avrebbe dovuto risanare almeno una parte dei conti. 

Secondo l’analista di Investing Calogero Selvaggio, “tutto questo ricorda un “melt-up” , espressione usata da Mohamed A. El-Erian, che indica un mercato debole come l’instabilità di un sufflè che si gonfia in forno e si sgonfia appena lo tocchi”.